Il progetto è nato con l’intento di esercitare e/o potenziare, attraverso lo svolgimento di questa particolare attività, le abilità necessarie alla conduzione della bicicletta.
Questa attività offre l’opportunità di integrare movimento ed abilità cognitive attraverso l’ampio utilizzo di capacità coordinative e di capacità condizionali (resistenza, forza, rapidità, ecc.), consentendo l’assunzione di una piena padronanza di nuovi schemi motori.
L’utilizzo dello spazio esterno per lo svolgimento dell’attività consente anche l’apprendimento di regole ed informazioni legate al rispetto del codice della strada.
Inoltre l’attività di “Bike”, nella sua parte che prevede l’utilizzo del territorio attraverso la fruizione dei percorsi ciclabili offerti dalla città, consente l’esercizio delle potenzialità socio-integranti, facilitando l’incontro con altre persone, in particolar modo nei momenti di sosta tra le tappe dei diversi tragitti.
La riscoperta della bicicletta si ritiene possa essere utile per generalizzarne l’utilizzo nei momenti di tempo libero trascorsi dagli ospiti in famiglia.
Il progetto ha visto una prima parte denominata “Propedeutica Bike” nella quale sono stati eseguiti esercizi volti all’apprendimento della dimensione spaziale legata all’utilizzo della bicicletta e al mantenimento dell’equilibrio attraverso percorsi disegnati con l’ausilio di birilli e gessi colorati, in palestra o, all’aperto, in luoghi protetti.
A seguire, in gruppi composti da quattro ospiti e due educatori, si è dato inizio alla scoperta dei percorsi ciclabili presenti nel quartiere in cui è ubicato il CDD “Italo e Beatrice Gnutti” n. 2.
L’idea per il futuro è rivolta all’utilizzo di percorsi anche lontani dalla sede di partenza, prevedendo, quindi, momenti di uscita nei fine settimana.
La possibilità di svolgimento dell’attività da parte di un notevole numero di ospiti è garantita dall’utilizzo sia di biciclette a due ruote sia di tricicli.
Un ulteriore aspetto riguarda l’occupazione delle giornate nelle quali il cattivo tempo non consente l’uscita, attraverso la manutenzione ordinaria e la cura dei mezzi utilizzati.