Iscrizioni
Il seminario si tiene il 6 febbraio 2020, dalle 14.00 alle 18.00.
Iscrizioni entro il 2 febbraio.
Costi
30 Euro
Per i soci di Anffas Brescia Onlus e i genitori di bambini con disturbi dello spettro autistico 20 Euro
Versamento quota d’iscrizione ed eventuali rimborsi
In caso di disdetta da parte del corsista, Fobap renderà: l’intera cifra versata (se la disdetta avviene entro 7 giorni dall’inizio del corso); il 50% della cifra versata (se la disdetta non avviene entro i 7 giorni).
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Durante il seminario la prof.ssa Barthelemy, una delle massime esperte di autismo al mondo, tratterà i seguenti temi:
– autismo in Francia: epidemiologia, il sistema dei servizi e delle risposte ai bisogni delle famiglie, le prospettive della ricerca;
– i segni e i sintomi precoci dell’autismo, con particolare attenzione agli aspetti relativi alle competenze motorie;
– gli interventi precoci.
Destinatari
Il seminario è aperto a tutti coloro (educatori, psicologi, insegnanti, famiglie, neuropsichiatri e altri) che intendono approfondire e conoscere in modo sempre più puntuale il tema dell’autismo e gli sviluppi della ricerca.
Introduce e modera il seminario la Prof.ssa Elisa Maria Fazzi, Neuropsichiatra Infantile, Direttore Unità Operativa e Cattedra di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’Adolescenza – Asst Spedali civili di Brescia – Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, Università degli Studi di Brescia.
Enti organizzatori
- Fobap Onlus,
- Anffas Brescia Onlus,
- U.O. di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza – ASST Spedali Civili di Brescia
- Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria infantile, dipartimento di scienze cliniche e sperimentali – Università degli Studi di Brescia.
Date
6 febbraio 2020, dalle 14.00 alle 18.00.
Docente
Catherine Barthelemy, professore emerito di Tours Medical School ed ex-direttore del team “autismo” all’interno della Unit “Brain Imaging”, ha ricevuto nel 2016 il premio d’Onore Inserm, a coronare i suoi 40 anni di ricerche sull’autismo, volti a comprendere i meccanismi del cervello. La ricercatrice sostiene che una diagnosi ed un intervento precoce possono cambiare le sorti di un bambino con autismo fin dalla tenera età di 18 mesi.